
Il calendario è in costante aggiornamento. Le date di proiezione potrebbero subire variazioni indipendenti dalla nostra volontà. Si prega pertanto di controllare l'effettiva programmazione sui canali informativi delle singole sale. | ||
BASILICATA |
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Don Bosco 19 settembre 2022 |
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CAMPANIA |
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Ricciardi Prossimamente |
Modernissimo 03 ottobre 2022 |
Vittoria 19 settembre 2022 |
EMILIA ROMAGNA |
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Lumiere 11 settmbre 2022 |
Concordia 28 settembre 2022 |
Italia 03 ottobre 2022 |
Estense 28 settembre 2022 |
Verdi 22 settembre 2022 |
Truffaut 20 settembre 2022 |
D'Azeglio 22 settembre 2022 |
Jolly 26 settembre 2022 |
Mariani 26 settembre 2022 |
Rosebud 19 settembre 2022 |
Fulgor 19 settembre 2022 |
Nuovo 06 ottobre 2022 |
FRIULI - VENEZIA GIULIA |
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Cinemazero 26 settembre 2022 |
Ariston 19 settembre 2022 |
Visionario 18 settembre 2022 |
LAZIO |
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Nuovo Sacher 19 settembre 2022 |
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LIGURIA |
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Ariston 26 settembre 2022 |
Odeon 20 settembre 2022 |
Filmstudio 20 settembre 2022 |
LOMBARDIA |
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Lo Schermo Bianco 19 settembre 2022 |
Gloria 22 settembre 2022 |
Filo 28 settembre 2022 |
Mignon Prossimamente |
Anteo - Palazzo del cinema 18 settmbre 2022 |
Beltrade 19 settembre 2022 |
Mexico 19 settembre 2022 |
Palestrina 19 settmbre 2022 |
Rondinella 27 ottobre 2022 |
MARCHE |
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Azzurro 19 settembre 2022 |
Nuovo Piceno 25 settembre 2022 |
Italia 26 settembre 2022 |
Margherita 19 settembre 2022 |
Super8 19 settembre 2022 |
Sala degli Artisti 19 settembre 2022 |
Italia 19 settembre 2022 |
Multiplex2000 19 settembre 2022 |
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PIEMONTE |
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Massimo 19 settembre 2022 |
Verdi 22 settembre 2022 |
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PUGLIA |
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Splendor 19 settembre 2022 |
DB D'Essai 29 settembre 2022 |
Metropolis 15 settembre 2022 |
Casablanca 15 settembre 2022 |
Pixel 19 settembre 2022 |
Garzia 23 settembre 2022 |
SARDEGNA |
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Greenwich 19 settembre 2022 |
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SICILIA |
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King 19 settembre 2022 |
Iris 20 settembre 2022 |
Rouge et noir 03 ottobre 2022 |
TOSCANA |
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Spazio Uno 19 settembre 2022 |
Stensen 19 settembre 2022 |
Astra 20 settembre 2022 |
Triglia 19 settembre 2022 |
Roma 27 settembre 2022 |
Garibaldi 26 settembre 2022 |
Pecci 22 settembre 2022 |
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UMBRIA |
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Postmodernissimo 19 settembre 2022 |
Pegasus 26 settembre 2022 |
Politeama 27 settembre 2022 |
VENETO |
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Campana 21 settembre 2022 |
IMG Candiani 19 settembre 2022 |
Multiastra 22 settembre 2022 |
Lux 29 settembre 2022 |
Edera 15 settembre 2022 |
Rossini 20 settembre 2022 |
Fiume 26 settembre 2022 |
K2 27 settembre 2022 |
Odeon 19 settembre 2022 |
Verdi 19 settembre 2022 |
Videodrome

(Canada/1983) di David Cronenberg
Sceneggiatura: David Cronenberg. Fotografia: Mark Irwin. Montaggio: Ronald Sanders. Scenografia: Carol Spier. Musica: Howard Shore. Interpreti: James Woods (Max Renn), Sonja Smits (Bianca O’Blivion), Debbie Harry (Nicki Brand), Peter Dvorsky (Harlan), Leslie Carlson (Barry Convex), Jack Creley (Brian O’Blivion), Lynne Gorman (Masha), Julie Khaner (Bridey), Reiner Schwarz (Moses). Produzione: Claude Héroux per Filmplan International, Guardian Trust Company con la partecipazione di Canadian Film Development Corporation (CFDC), Famous Players Limited. DCP. Durata: 87’.
Restaurato in 4K nel 2022 da Arrow Films con la supervisione di James White e James Pearcey presso il laboratorio Silver Salt, a partire dal negativo camera originale 35mm ed elementi intermedi conservati da NBC Universal. Restauro approvato da David Cronenberg.
L’idea nasceva dalle numerose ore notturne che avevo trascorso davanti alla televisione da bambino, quando mi capitava di vedere improvvisamente dei segnali causati da interferenze. […] Era stata quell’esperienza che mi aveva portato a immaginare un uomo che capta per caso un segnale bizzarro, estremo, violento e molto pericoloso. A causa del suo contenuto ne diventa ossessionato, cerca di rintracciarlo e si trova invischiato in un intricato mistero. […] Quando cominciai a scrivere, la storia prese improvvisamente ad alterarsi. Max aveva delle allucinazioni e gli succedevano delle cose fisiche impossibili, andavano anche oltre quelle contenute nel film. A un certo punto si rendeva conto che la sua vita non era come aveva pensato che fosse: lui stesso non era come aveva creduto di essere. Alla fine decisi di interrompere, perché la storia era così esagerata da essere troppo per un solo film. Ciò che avevo scritto mi aveva davvero sbalordito. Se intendi fare dell’arte, devi esplorare alcuni aspetti della tua vita senza riferimenti a istanze o a posizioni politiche. Con Videodrome ho voluto suggerire la possibilità che un uomo sottoposto a immagini violente cominci ad avere delle allucinazioni. Ho voluto sperimentare cosa succederebbe se accadesse davvero quello che i censori sostengono. Come sarebbe? Dove porterebbe?
(David Croneneberg)
Videodrome è a tutti gli effetti il ‘manifesto’ del cinema di Cronenberg: un film paradigmatico, pluristratificato e scioccante. Sconvolgente come un’allucinazione, lucido e denso come un saggio teorico sul mondo mass-mediale in cui ci è dato di vivere. Raramente il cinema ha portato così in profondità la riflessione su se stesso, sul proprio senso, sul suo rapporto con gli altri media e con il corpo degli spettatori. […] Cronenberg riflette sull’intossicazione iconica derivata dal consumo di immagini televisive e sulle modificazioni fisiche e antropologiche che la diffusione della Tv sta apportando all’apparato percettivo umano. Videodrome ha cioè la forma inquietante di un’interrogazione problematica sulla natura riproduttiva delle immagini e sul rapporto di ambivalente fascinazione e repulsione che l’occhio umano prova di fronte ai propri sogni e ai propri incubi reificati e incessantemente riprodotti sullo schermo della Tv”.
(Gianni Canova)


"Fare arte è pericoloso": un 'flop' targato Universal

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Quell'oscuro oggetto del desiderio

Realtà e/è allucinazione
