La musica
L’edizione originale di The Gold Rush uscì nel 1925, sei anni prima che Chaplin si confrontasse con la sua prima composizione integrale di musiche per City Lights, e la raccolta di musiche del 1925 venne utilizzata per accompagnare le prime proiezioni nelle sale, finché la domanda del film iniziò a diminuire in seguito all’avvento del sonoro.
Dopo aver circolato per soli diciassette anni (di cui solo cinque nell'era in cui le orchestre ancora accompagnavano in sala la proiezione di film muti), la versione "sonora" del film uscì nel 1942 con nuove musiche composte per l'occasione, e sono queste musiche che associamo a The Gold Rush. Composte con l'aiuto del pianista/arrangiatore Max Terr, musicista della MGM [...], le musiche scritte nel 1942 vennero composte come supporto narrativo al voice-over di Chaplin in luogo delle didascalie. Originariamente, le musiche ovviamente non erano state concepite per diventare l'unico contatto sonoro col pubblico. Ma la grande attenzione per i dettagli espressa da queste composizioni ha suggerito che le musiche potessero essere portate in primo piano con una esecuzione dal vivo.
[...] Così come in molti lungometraggi di Chaplin, la musica apporta un contributo fondamentale al successo delle immagini. Chaplin riteneva che la musica non solo dovesse essere appropriata, ma anche portatrice di un contributo indispensabile alla scena. Sì, la partitura di The Gold Rush contiene musica adatta a una tempesta, alla lotta, all'amore, e a una sala da ballo. Ma contiene anche meticolose composizioni per singhiozzo, fame, sonno, pranzo, allucinazioni, battaglie di palle di neve, sospetto, oltraggio, orgoglio e indifferenza; tutti elementi chiave sia per il film sia per la musica di Chaplin.
Questa partitura presenta i tratti musicali tipici di Chaplin: i cupi e malinconici passaggi d'archi, i vivaci assoli di oboe e di fagotto, l'onnipresente arpa e la brutale forza e purezza degli ottoni. Ma qui la scrittura si sviluppa con maggiore libertà espositiva di espressione e movimento, e l'atmosfera e il carattere delle musiche può variare da un istante all'altro.
[...] Nel 1992, la famiglia Chaplin ha deciso di produrre una ricostruzione della versione muta di The Gold Rush, affidandola alla grande competenza di Kevin Brownlow e a David Gill della Photoplay Productions di Londra. Si decise di usare le musiche del 1942 per accompagnare la pellicola, e venne affidato a Carl Davis il compito di curare un nuovo arrangiamento delle musiche che si adattasse alla nuova creazione, e che fino ad oggi è stato quello utilizzato per le esecuzioni dal vivo. [...] A partire dalle singole parti, dalla partitura completa, dalla partitura per direttore d'orchestra, dalla registrazione e dagli appunti di Chaplin/Terr, spero di aver ottenuto un risultato che si avvicini il più possibile a quello sentito dallo stesso Chaplin.
(Timothy Brock, La musica di The Gold Rush, Il cinema ritrovato 2007, Cineteca di Bologna, Bologna 2007)