Il restauro
Il restauro di Roma città aperta è stato realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna a partire dal negativo originale ritrovato nel 2004 e conservato presso la Cineteca Nazionale.
Il negativo originale del film si credeva perduto. La leggenda voleva che il film fosse stato girato su stock di pellicola trovata in giro, scaduta, comprata al mercato nero. Quando alla Cineteca Nazionale, nel 2004, riemerse un negativo, si verificò che si trattasse in effetti di “frattaglie” di pellicola di diversa provenienza e ciò fu la conferma di essere tornati in possesso proprio del negativo originale. Il lavoro di schedatura di questo negativo portò a un primo restauro utilizzato come riferimento per il nuovo restauro realizzato a uno standard digitale di qualità ancora più elevata (4K), a cura della Cineteca di Bologna, della Cineteca Nazionale e di Cinecittà Luce.
Il Progetto Rossellini
Il nuovo restauro di Roma città aperta segna uno dei momenti cardine del Progetto Rossellini, impresa che – grazie agli sforzi di Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale e Coproduction Office – ha portato al recupero titoli principali della filmografia di Roberto Rossellini (La macchina ammazzacattivi, India, Viaggio in Italia, Stromboli terra di Dio, L’amore, Paisà), presentati in questi anni al Festival di Cannes, alla Mostra del Cinema di Venezia, al Festival di Berlino, al festival Il Cinema Ritrovato di Bologna, al Torino Film Festival.
La prima assoluta del nuovo restauro di Roma città aperta è avvenuta il 3 luglio 2013 al festival Il Cinema Ritrovato in Piazza Maggiore a Bologna, di fronte a migliaia di spettatori.