Una nuova Hollywood in una nuova America

Una nuova Hollywood in una nuova America

Il periodo compreso tra gli ultimi anni Sessanta e la metà o la fine degli anni Settanta ha assunto un valore quasi mitico negli annali di Hollywood. Il suo avvento fu contrassegnato dall'uscita e dal successo di Gangster Story, Il laureato e Easy Rider, sebbene vi fossero già stati segni premonitori. Fu un'era in cui Hollywood realizzò un numero piuttosto cospicuo di film innovativi che andavano oltre i limiti delle pellicole convenzionali degli studios in termini di contenuto e di stile e la cui esistenza non era soltanto in funzione di un sistema puramente commerciale o industriale. È opinione diffusa che in questi anni si assista alla nascita (o alla rinascita) del film 'd'arte' hollywoodiano, o qualcosa di simile. Altri ritengono che in questo arco di tempo Hollywood si sia avvicinata alle forze più liberali e radicali della società americana.
[...]
Il movimento dei diritti civili, rivolte razziali: il black power. La controcultura, gli hippy, le droghe: il "potere dei figli dei fiori". I giovani, la musica e la moda pop. Le proteste contro la guerra in Vietnam. La radicalizzazione studentesca e la 'Nuova Sinistra'. Una nuova ondata di femminismo e le richieste di riconoscimento dei diritti degli omosessuali. Speranze politiche, sogni e incubi. Kennedy, l'assassinio di Kennedy. Un altro Kennedy: un altro assassinio. Martin Luther King: assassinio. My Lai, la Cambogia e l'uccisione di studenti all'università del Kent State. Scontri nelle strade di Chicago. Nixon. Lo scandalo Watergate. L'umiliante ritiro dal Vietnam. La crisi petrolifera e un arretramento del potere economico americano a livello globale. Stabilire dei collegamenti tra i film di Hollywood e i tempi in cui escono non è un'operazione cosi semplice come spesso potrebbe sembrare. A volte, tuttavia, non è possibile sbagliarsi; i tempi si impongono con forza alla nostra coscienza, invadendo in modo inconfondibile il terreno dell'intrattenimento popolare come il cinema hollywoodiano. La fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta hanno proprio queste caratteristiche.
[...] Ma come si rispecchiavano questi avvenimenti nei film della Hollywood Renaissance? Un elemento fondamentale di questa cinematografia è la centralità del tema dell'alienazione e/o contestazione giovanile. Gangster Story è essenzialmente la storia di due giovani belli, ma piuttosto confusi, che cercano di sfuggire alle pastoie di una vita provinciale. Il passatempo che si sono scelti, rapinare banche, sembra essere un mezzo per raggiungere questo obiettivo più che essere fine a se stesso. [...] Il laureato si ispira in modo più diretto alla cultura dell'alienazione giovanile degli anni Sessanta. L'obiettivo non sono banche e magistrati ma il mondo consumistico dei quartieri residenziali degli anni Sessanta.
[...] In un certo senso, Easy Rider riprende la storia là dove si interrompe nel Laureato. Intona un peana alle libertà della vita sulla strada stile anni Sessanta, alimentata non tanto dalla benzina quanto dalla marijuana, l'LSD e gli inni della musica di allora. Il film ha una trama e uno sviluppo narrativo, ma il suo fascino è piu quello del musical. La sua essenza sta nei 'numeri musicali' regolari e frequenti in cui si vedono Billy e Wyatt percorrere l'America, specialmente gli aperti paesaggi del Sud Ovest, su accompagnamento di colonna sonora degli Steppenwolf, The Byrds e The Band. La presentazione dei numeri musicali è una celebrazione della controcultura ridotta, principalmente, a uno spirito sfrenato di libertà, a movimento e stile. Il paesaggio attraversato da Billy e Wyatt è senza dubbio quello degli anni Sessanta. La comune in cui un gruppo di ragazzi di città cercano con sincerità, ma anche con disperazione, di creare un idillio pastorale in una zona semidesertica. Il caffè di una cittadina nella provincia del Sud dove un gruppo di ragazzine adolescenti traboccano di ammirazione per i due motociclisti di passaggio mentre gli adulti, che sfoggiano tutti un taglio a spazzola, fanno insinuazioni e minacce; un avamposto di quel mondo reazionario i cui scoppi di violenza razziale apparivano regolarmente sugli schermi televisivi americani negli anni Sessanta.
[...] È possibile, incorrendo nel rischio di una certa semplificazione, distinguere nel contesto sociale della Hollywood Renaissance, due correnti principali. La prima, come abbiamo visto, celebra aspetti della contestazione degli anni Sessanta. La seconda esplora o rivela atteggiamenti più cupi in cui l'alienazione conduce alla paura e alla disillusione. Se la controcultura, i figli dei fiori e la proclamazione di un'"estate d'amore" nel 1967 rappresentano un lato dell'equazione, il Vietnam e il Watergate sono frequenti punti di riferimento per l'altro verso. Naturalmente questi due aspetti non sono interamente separati né nella storia del periodo né nell'immagine riflessa che ne dà Hollywood. Il Vietnam, in particolare, fu un importante elemento catalizzatore per numerose correnti politiche d'opposizione, un fattore chiave in quel poco o tanto di coerenza che si trova nelle varie tendenze di alienazione e radicalismo nell'America degli anni Sessanta. Film epocali come Gangster Story e Easy Rider contengono elementi di ciascun aspetto, situandosi quasi sulla cuspide tra un atteggiamento e l'altro.

Geoff King, La Nuova Hollywood. Dalla rinascita degli anni Sessanta all'era dei blockbuster, Einaudi 2004