Il calendario è in costante aggiornamento. Le date di proiezione potrebbero subire variazioni indipendenti dalla nostra volontà. Si prega pertanto di controllare l'effettiva programmazione sui canali informativi delle singole sale

CAMPANIA

Modernissimo
Napoli

Prossimamente

EMILIA ROMAGNA

Palazzo Vecchio
Bagnacavallo

10 aprile

Modernissimo
Bologna

13 aprile
14 aprile
20 aprile
25 aprile
28 aprile
30 aprile

Concordia
Borgo Maggiore (San Marino)

03 aprile

Sala Estense
Ferrara

10 aprile

Saffi
Forlì

15 aprile

Truffaut
Modena

02 aprile

Astra
Parma

08 aprile

Jolly
Piacenza

15 aprile

Rosebud
Reggio Emilia

22 aprile

Supercinema
Santarcangelo di Romagna

02 aprile
03 aprile

FRIULI VENEZIA GIULIA

Cinemazero
Pordenone

Prossimamente

Teatro dei Fabbri
Trieste

23 aprile

Visionario
Udine

15 aprile
16 aprile
17 aprile

LAZIO

Nuovo Aquila
Roma

04 aprile
05 aprile
06 aprile
07 aprile
08 aprile
09 aprile
10 aprile
11 aprile
12 aprile
13 aprile
14 aprile
15 aprile
16 aprile
17 aprile

LIGURIA

Ariston
Genova

02 aprile
08 aprile

Odeon
La Spezia

09 aprile
10 aprile

Filmstudio
Savona

16 aprile
17 aprile

LOMBARDIA

Schermo Bianco
Bergamo

10 aprile

Nuovo Eden
Brescia

08 aprile
10 aprile

Filo
Cremona

10 aprile
14 aprile

Mignon
Mantova

05 aprile
08 aprile

Anteo Palazzo del Cinema
Milano

02 aprile
03 aprile

Arlecchino
Milano

03 aprile

Il Cinemino
Milano

03 aprile
04 aprile

Palestrina
Milano

02 aprile
10 aprile

Politeama
Pavia

12 aprile

Rondinella
Sesto San Giovanni

09 aprile
10 aprile
12 aprile

Filmstudio
Varese

17 aprile

MARCHE

Azzurro
Ancona

8 aprile

Margherita
Cupra Marittima

02 aprile
03 aprile

Sala degli artisti
Fermo

02 aprile
03 aprile

Solaris
Pesaro

02 aprile
03 aprile

Gabbiano
Senigallia

08 aprile

Ducale
Urbino

08 aprile

PIEMONTE

Araldo
Novara

29 aprile

Massimo
Torino

08 aprile
09 aprile
10 aprile
13 aprile
14 aprile
22 aprile
24 aprile
26 aprile
28 aprile
29 aprile

PUGLIA

Splendor
Bari

08 aprile
09 aprile

DB Essai
Lecce

08 aprile

Pixel
Santeramo in Colle

15 aprile
16 aprile
17 aprile

Garzia
Terlizzi

05 aprile

SARDEGNA

Greenwich
Cagliari

08 aprile
15 aprile
22 aprile
29 aprile

SICILIA

King
Catania

03 aprile

Iris
Messina

09 aprile
10 aprile

TOSCANA

Astra
Firenze

02 aprile
03 aprile

Giunti Odeon
Firenze

15 aprile

Astra
Lucca

16 aprile

Arsenale
Pisa

08 aprile
10 aprile
11 aprile

Roma
Pistoia

15 aprile
16 aprile
17 aprile

Garibaldi
Poggibonsi

15 aprile

Pecci
Prato

Prossimamente

TRENTINO ALTO ADIGE

Capitol
Bolzano

08 aprile
09 aprile

UMBRIA

PostModernissimo
Perugia

08 aprile
09 aprile
10 aprile

Pegasus
Spoleto (PG)

08 aprile

VENETO

Rex
Padova

15 aprile

Edera
Treviso

02 aprile
03 aprile

Rossini
Venezia

02 aprile
03 aprile

Fiume
Verona

15 aprile

Odeon
Vicenza

08 aprile
09 aprile
10 aprile

L'arpa birmana

L'arpa birmana

(Biruma no tategoto, Giappone/1956) di Kon Ichikawa


Soggetto: dal romanzo omonimo di Michio Takeyama. Sceneggiatura: Natto Wada. Fotografia: Minoru Yokoyama. Montaggio: Masanori Tsujii. Scenografia: Takashi Matsuyama. Musica: Akira Ifukube. Interpreti: Shoji Yasui (Mizushima), Rentaro Mikuni (capitano Inoue), Tatsuya Miyashi (comandante della fortezza), Yunosuke Ito (capo villaggio), Taketoshi Naito (Kobayashi), Jun Hamamura (Ito), Shunji Kasuga (Maki), Akira Nishimura (Baba), Hiroshi Tsuchikata (Okada),
Tanie Kitabayashi (la vecchietta). Produzione: Masayuki Takaki. Durata: 116’

Restaurato nel 2022 da Nikkatsu Corporation e The Japan Foundation presso il laboratorio Imagica Entertainment Media Services, Inc., a partire da due master positivi 35mm conservati presso Nikkatsu Corporation. Con la supervisione di Kon Pro, Inc. e Chizuko Osada

Un reggimento dell'esercito imperiale giapponese s’arrende alle forze britanniche in Birmania alla fine della Seconda guerra mondiale e trova armonia attraverso il canto. Un soldato semplice, creduto morto, diventa monaco buddista e scopre l'illuminazione spirituale. Magnificamente girato in silenzioso bianco e nero, è una meditazione lirica ed eloquente sulla bellezza che convive con la morte e rimane una delle dichiarazioni antimilitariste più travolgenti dell’intero cinema giapponese.

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