Buena Vista Social Club

Buena Vista Social Club

(Germania-USA/1999) di Wim Wenders

Sceneggiatura: Wim Wenders. Fotografia: Jörg Widmer. Montaggio: Brian Johnson. Suoni: Martin Müller. Musiche: Ry Cooder, Joachim Cooder, Ibrahim Ferrer, Juan de Marcos González, Rubén González, Eliades Ochoa, Omara Portuondo, Compay Segundo e altri. Produzione: Ulrich Felsberg e Deepak Nayar per Road Movies Filmproduktion GmbH. Durata: 105'

Un gruppo di antiche glorie della musica tradizionale cubana (Compay Segundo, Ibrahim Ferrer e Omara Portuondo, fra gli altri), da decenni passati nel dimenticatoio, vengono rimessi insieme dal chitarrista Ry Cooder (vecchio sodale di Wenders e autore delle musiche di Paris, Texas) per realizzare un disco e una tournée. Confessioni personali, percorsi musicali, racconti di vita vissuta s’intrecciano in uno splendido affresco dove la macchina da presa di Wenders, con fluidi e avvolgenti movimenti, cattura con pudore il cristallino talento e l’insopprimibile gioia di vivere di questi straordinari musicisti. Successo planetario.

“Sono andato a L'Avana per girare il film, un posto dove non ero mai stato prima. Tutto ciò che conoscevo era la musica che questi vecchi avevano prodotto, una musica elettrizzante, inebriante, contagiosa. Una volta che ho visto e filmato L'Avana, ho capito cosa c'era di così speciale in questa musica: era uscita da questa città. Quella musica era il sangue di questa città. Il luogo era trasceso nel suono, per così dire, aveva trovato un'altra forma di esistenza in queste canzoni. E questi vecchi seppero produrre e riprodurre quella storia del loro luogo, perché non l'avevano abbandonata, come tanti altri musicisti prima di loro che erano fuggiti dal paese per andare in Florida, in Messico, in Spagna. [...] Il loro senso di identità e di appartenenza, l'incredibile amore per il proprio posto, che aveva procurato a questi vecchi tanto dolore e tanta sofferenza, si era rivelato anche la loro forza e la loro grazia salvifica”. Pensavo di girare un documentario, e invece eravamo lì pronti a essere testimoni di una favola che nessuno avrebbe potuto immaginare” (Wim Wenders)