Antologia critica

Antologia critica

Il film sfata il mito che l'America bianca provinciale sia in grado di trattare gli afroamericani come dei pari, a prescindere dalle loro origini, obiettivi e istruzione. Essere neri significa essere marginalizzati – un concetto di cui ben pochi si sorprendevano negli anni Settanta. Il fatto che questo film 'giovane e innovativo' venne prodotto a Hollywood ha più a che fare con la smania degli studios di stare al passo con il successo di Easy Rider che con il liberalismo.
Karen Jaehne, “Cineaste”, Vol. 18, 1990


Nel film è evidente la sensibilità di regista indipendente di Van Peebles. Anche se Watermelon Man ha le sue finezze, Van Peebles – che è sia regista, sia autore delle musiche – punta costantemente alla satira attraverso una pesante sperimentazione visiva e sonora. […] L’elemento più memorabile del film è l’interpretazione di Cambridge. Chiamato a sfoderare un umorismo fisico e verbale, insieme al pathos di un uomo emotivamente perduto, Cambridge offre un’interpretazione sempre smagliante in un ruolo piuttosto enigmatico. Per quanto riguarda le specifiche scelte registiche […], una di queste riguarda la metafora visiva del ‘nero che corre’ […]. L’immagine del ‘nero che corre’ ha sia un significato storico (la fuga dalla schiavitù verso la libertà), sia un significato politico (i neri che fuggono dall’egemonia razziale) e serve efficacemente a rivelare i fardelli imposti ai neri da un sistema che non smetterà mai di qualificare e punire il loro essere neri.
Melvin Donalson, Black Directors in Hollywood, University of Texas Press, 2003


È importante considerare il lavoro di Van Peebles non solo in relazione a Hollywood e al cinema indipendente, ma anche al contesto della produzione televisiva, perchè l'estetica di Watermelon Man trae ispirazione dalla sitcom familiare degli anni Cinquanta. Il film venne prodotto, del resto, durante un'esplosione di programmi televisivi dedicati al pubblico afroamericano, in corrispondenza con importanti cambiamenti politici, culturali e sociali che traevano la loro origine dalla lotta per i diritti civili e dalle rivendicazioni del Black power. Come nota Christine Acham in Revolution Televised: Prime Time and The Struggle for Black Power, gli anni Settanta videro, su tutti i network, una quantità senza precedenti di programmi televisivi pensati per un pubblico di colore, come Black Journal (in onda per la prima volta nel 1969), Soul Train (1971-2006), e The Flip Wilson Show (1970-74). Lo stile e le idee politiche di Watermelon Man segnano un punto d'incontro tra le sitcom familiari all-white degli anni Cinquanta e i nascenti programmi black degli anni Settanta.
Racquel Gates, “Film Quarterly”, Vol. LXVIII, autunno 2014


C’è molto da imparare da Watermelon Man, che elabora il suo percorso dal razzismo più mediocre e borghese alla consapevolezza black senza distaccarsi mai dalla leggerezza della satira. Commedia, se vogliamo, “nerissima”, nella quale provi sulla tua pelle quello che succede quando il suo colore cambia: luoghi consueti che diventano inaccessibili, passanti che urlano al ladro se ti vedono correre, segretarie che ti schivano e altre che invece si aspettano da te prestazioni sessuali eccezionali, un capufficio che passa tutti i tuoi clienti a un collega e ti affida invece una fetta di mercato (nera) inesplorata, fino agli amici e vicini che arrivano a darti 100.000 dollari purché tu te ne vada da quella casa e quel quartiere. Non c’è bisogno che si presenti il Ku Klux Klan alla tua porta perché tu abbia la vita distrutta. E, via via che il tuo abbigliamento cambia dalla flanella grigia a completi più sgargianti, anche la tua testa cambia, e capisci che tutto quell’esercizio fisico e quel logorio mentale puoi indirizzarli verso una causa. Immerso nei colori pop e lucidati degli anni Settanta, che si fanno più pastosi via via che Jeff si addentra nell’universo black, Watermelon Man dà la percezione precisa delle limitazioni, le storture, le assurdità dell’essere nero in un universo quotidiano bianco.
Emanuela Martini, “Cineforum”, 30 luglio 2021