CRONOLOGIA DEL FILM

CRONOLOGIA DEL FILM

1974-1975
Michael Cimino sottopone senza successo a diverse case di produzione una sceneggiatura intitolata The Johnson County War che, rimaneggiata, diventerà I cancelli del cielo. Nel 1974 Cimino dirige il suo primo film, Una calibro 20 per lo specialista, per la United Artists.

1977-1978
Si svolgono le riprese di Il cacciatore, per la Universal.

Estate 1978
Cimino propone nuovamente a diversi produttori la sua sceneggiatura western, nel frattempo intitolata I cancelli del cielo. La United Artists concede un accordo di massima (con un budget previsto di 8000 dollari).

Novembre 1978
Esce Il cacciatore. È un successo commerciale ed è accolto positivamente dalla critica.

Gennaio 1979
Firma definitiva del contratto con la United Artists. Il budget passa a undici milioni di dollari e mezzo. La durata prevista per le riprese è di tre mesi.

Gennaio-aprile 1979
Sopralluoghi e pre-produzione. Tutto il film sarà girato in veri esterni ed interni nel Montana (a Kalispell, nel nord-ovest dello stato, dove Cimino fa costruire il saloon e la pista di pattinaggio; a Two Medecine Lake, nel Glacier National Park, dove si trova Sweetwater, il villaggio degli immigrati) e in Idaho (la città di Wallace, con la sua stazione d’epoca, si trasforma in Casper, Wyoming). La sequenza d’apertura è girata ad Oxford, in Inghilterra, l’epilogo a Newport, Rhode Island.

Marzo 1979
Il cacciatore vince il Premio Oscar come miglior film e miglior regia.

19 aprile
Iniziano le riprese nel Montana, che si prolungano fino a fine autunno.

1980
Cimino e la United Artits stabiliscono il piano di distribuzione: uscita in anteprima esclusiva presso una sala newyorkese a metà novembre, seguita qualche giorno più tardi dall’uscita canadese (una sala a Toronto) e californiana (due sale di Los Angeles).

Estate 1980
Lo sciopero degli attori e dei musicisti a Hollywood rallenta il lavoro di post-sincronizzazione. Cimino lavora al montaggio fino a novembre.

18 novembre 1980
All’anteprima di New York viene proiettata una versione del film di 219 minuti (la copia di lavorazione durava ben 325 minuti). Le reazioni sono negative.

19 novembre
Tutta la critica newyorkese condanna il film. Cimino e la United Artists decidono di ritirarlo dal cartellone. Le anteprime di Toronto e Los Angeles vengono cancellate.

21 novembre
La stampa pubblica una lettera aperta di Cimino a Andy Dalbeck, presidente della United Artists, in cui il regista dichiara tra l’altro: “Come sapete, abbiamo lavorato senza tregua per mesi per assicurare l’uscita del film a novembre, rinunciando alle abituali preview, la cui efficacia è stata dunque dimostrata. Ora mi rendo conto, chiaramente e dolorosamente, che le pressioni relative alla data d’uscita, e l’assenza di quella tappa cruciale che sono le preview pubbliche, hanno offuscato la mia percezione del film”.

24 novembre
La Transamerica crea un ‘fondo di soccorso’ per tamponare le perdite causate alla propria società, la United Artists, dall’insuccesso di I cancelli del cielo. Il presidente di Transamerica dichiara alla stampa che questo fondo, di cui non rivela l’ammontare, “non inficerà che in misura minimale il fatturato annuale della Transamerica” per merito dell’eccellente performance del gruppo nel suo insieme. Contemporaneamente, United Artists e Transmerica esprimono fiducia nel futuro commerciale della nuova versione, ridotta, del film, a cui Cimino ha iniziato a lavorare.

20 dicembre
Cimino presenta ai dirigenti della United Artists un nuovo montaggio (non definitivo) di 2 ore e 40 minuti (cioè un’ora in meno della versione originale) che un portavoce della compagnia definisce “molto soddisfacente”. Questa nuova versione contiene delle scene girate ma non utilizzate nel montaggio originale. Secondo lo stesso portavoce, Cimino deve ancora lavorare al film e presentare una versione ancora più corta che si spera sia pronta a gennaio.

Aprile 1981
Anteprima e uscita in sala della nuova versione di 149’, l’unica prevista per la distribuzione.

1982
Z Channel, una tv via cavo, programma la versione da 219’ del film definendola director’s cut. Questa stessa versione viene utilizzata per l’home video. Cimino dichiara invece che questa versione non corrisponde alle sue intenzioni, perché approntata in fretta per rispettare la data dell’anteprima.

2012
Alla 69a Mostra di Venezia viene presentata la nuova versione del film di 216 minuti, restaurata da Criterion sotto la supervisione di Michael Cimino, che la considera la sua preferita, quella che più si avvicina alle sue originali intenzioni.

(Fonte principale: Jean-Pierre Coursodon, L’Affaire Cimino, “Cinéma 72”, n. 266, febbraio 1981)