Il restauro

Il restauro

Pietra miliare del cinema tedesco, leggendario classico del muto, precoce esempio di thriller psicologico, primo successo internazionale della cinematografia tedesca dopo la Prima guerra mondiale, prototipo del cinema espressionista: Das Cabinet des Dr. Caligari è tutte queste cose. Malgrado la sua importanza, per decenni si è continuato a proiettare il film in una forma alquanto vecchia e logora. Nonostante i restauri a cura del Filmmuseum München (1980), del Bundesarchiv-Filmarchiv di Coblenza (1984) e del programma europeo MEDIA ('progetto Lumière', 1995) avessero prodotto importanti miglioramenti estetici, tutti questi lavori si sono scontrati con limiti di natura fisica. Persistevano vari segni di degrado: la tipica patina da 'vecchio film muto' fatta di sporcizia, graffi e righe che infestavano l'immagine come fantasmi; il forte contrasto, che spesso riduceva i volti degli attori a superfici bianche; l'instabilità dell'immagine e i frequenti salti; le didascalie di difficile lettura. Gli elementi su cui si basavano i tre restauri fotochimici erano diverse, ma tutte contenevano quei difetti.
A quasi vent'anni dall'ultimo restauro, la Friedrich-Wilhelm-Murnau-Stiftung di Wiesbaden ha usato per la prima volta il negativo camera custodito dal Bundesarchiv-Filmarchiv di Berlino e ha riunito i materiali migliori conservati negli archivi di tutto il mondo. Il restauro digitale in 4K è stato eseguito dal laboratorio L'Immagine Ritrovata di Bologna.
Caligari
non è mai stato vittima di tagli imposti dalla censura o dal produttore: per questo motivo non ci si attendeva scoperte sensazionali e scene tagliate. Ciò nondimeno, il nuovo restauro presenta il film nella sua forma più completa: il conseguimento di questo risultato era una delle sfide cruciali del progetto.

(Anke Wilkening)

 



Restauro realizzato da Friedrich-Wilhelm-Murnau-Stiftung, Wiesbaden
con il sostegno di
Bertelsmann SE & Co. KGaA, Gütersloh; VGF Verwertungsgesellschaft für Nutzungsrechte an Filmwerken mbH; e Der Beauftragte der Bundesregierung für Kultur und Medien

Materiali provenienti da: Bundesarchiv-Filmarchiv, Berlin; Deutsche Kinemathek - Museum für Film und Fernsehen, Berlin; Filmmuseum Düsseldorf; Archivo Nacional de la Imagen - SODRE, Montevideo; Cineteca di Bologna; British Film Institute, London; Cinémathèque française, Paris; Museum of Modern Art, New York; Cinémathèque Royale de Belgique, Brüssel; Fondazione Cineteca di Milano

Editorial restoration: Anke Wilkening

Scan & Digital image restoration: L'Immagine Ritrovata, Bologna