Nel cuore di tenebra

Nel cuore di tenebra

Apparentemente l'ispirazione conradiana del film di Coppola sembrerebbe essere poco più che una scusa, uno spunto da cui partire per poi procedere con un discorso contenutisticamente e stilisticamente ben lontano da Heart of Darkness. [...]
Coppola trasferisce la vicenda dal Congo della fine dell'Ottocento alla guerra del Vietnam. L'alterazione delle coordinate spaziotemporali è certamente forte ma, contrariamente a quanto si è detto, non arbitraria. La colonizzazione belga del Congo fu uno degli episodi più feroci dell'espansionismo europeo durante il XIX secolo, così come la guerra del Vietnam rappresentò la fase più violenta della politica imperiale americana del secondo dopoguerra. Le imprese di re Leopoldo e il conflitto del Sud-Est asiatico esemplificano magistralmente, in forme aberranti ed estreme, quelle che erano le direttrici della politica estera occidentale nei rispettivi contesti storici, ed entrambi suscitarono, a causa della loro efferatezza, un vasto dibattito internazionale che contribuì a por loro termine. Sia Heart of Darkness sia Apocalypse Now si collocano all'interno della riflessione che seguì la presa di coscienza della realtà, rispettivamente, del colonialismo e del neo-colonialismo. Bisogna notare, da ultimo, che tanto Conrad quanto Coppola, per portare il loro attacco alla Kultur occidentale, fanno uso, sovvertendoli dall'interno, dei codici e delle forme culturali che quella civiltà aveva prodotto e utilizzato per la giustificazione ideologica del proprio operato. Conrad si rivolge al romanzo esotico-avventuroso dell'età vittoriana, che in scrittori come Kipling era servito da veicolo di propaganda per la teoria del fardello dell'uomo bianco. Coppola utilizza proprio il film bellico, tradizionale canale della creazione del consenso intorno alla politica dell'establishment americano.

(Giaime Alonge, Tra Saigon e Bayreuth. Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, Tirrenia Stampatori, 1993)




Per la sua impresa titanica, nella quale con ogni probabilità temeva e sperava di perdersi, Coppola aveva bisogno di una bussola semplice e potente, di una macchina di pochi elementi narrativi dalla forte risonanza. Heart of Darkness offriva dunque letteralmente una bussola, un sentiero già tracciato per tenere insieme le immagini. Ma la distanza tra i due testi è enorme fin da subito. Senza fare un elenco delle somiglianze e differenze vorrei soffermarmi almeno sulla diversa forma del viaggio di Coppola rispetto a quello di Conrad, e su un elemento lampante, che allontana subito il film dal libro. Quello di Coppola è un film di guerra, è la guerra il suo tema. La missione di Willard, che è un militare, è diversissima da quella di Marlow. Il problema di Coppola è raccontare l'orrore che esplode, e soprattutto raccontare la guerra moderna come forma di spettacolo. La guerra e lo spettacolo sono il cuore del film, e non derivano, nessuna delle due, da Heart of Darkness. Il film dunque è una riflessione sulle immagini, con una fortissima carica auto-riflessiva e con una conseguente, coerente ambiguità nei confronti della rappresentazione della violenza, che viene ricreata sullo schermo in scene sontuose, happening, unioni seducenti e allucinate di musica e immagini. [...]
Conrad scrive a distanza di anni dalla propria esperienza sul fiume Congo, mentre Coppola si avventura rischiando e si direbbe progettando di perdersi, rischia la mise en abyme duplicando il percorso di Willard con la sua troupe. Perché in qualche modo intende trasformare in happening il proprio viaggio, fare della lavorazione stessa un'impresa coloniale suicida, trovare la verità di Hollywood nell'inferno del Vietnam [...]
Visivamente questo si traduce anche in un diverso aspetto del viaggio. Che in Conrad è sinuoso e labirintico: la prima scena che vediamo è una nave che ruota su se stessa (swing), intorno all'ancora, e il fiume è un serpente, che oltretutto sembra portare un senso di claustrofobia nel protagonista, marinaio di mare aperto. Il percorso di Apocalypse Now invece sembra piuttosto verticale, una discesa agli inferi nella quale la barca sembra impercettibilmente scivolare verso il basso, e spesso lo sguardo si innalza con elicotteri per poi planare o sprofondare.

(Emiliano Morreale, "The Horror, The Horror!". Coppola Conrad e Hollywood, in Dal cuore della tenebra all'apocalisse. Francis Ford Coppola legge Joseph Conrad, a cura di Luigi Cimmino, Daniele Dottorini, Giorgio Pangaro, Rubbettino, 2011)