Siena - Pendola

Di seguito i cinema che, nel corso dell'anno, programmeranno i film di Pier Paolo Pasolini. L'elenco è in costante aggiornamento. Per ulteriori informazioni vi consigliamo di consultare i canali informativi delle singole sale.

BASILICATA

Potenza - Don Bosco

CAMPANIA

Capua (CE) - Ricciardi

Napoli - Modernissimo

Napoli - Vittoria

EMILIA ROMAGNA

Bologna - Lumière

Borgo Maggiore (San Marino) - Concordia

Carpi (MO) - Eden

Cesena - Eliseo

Ferrara - Boldini

Forlì - Saffi

Forlimpopoli (FC) - Verdi

Modena - Truffaut

Parma - Astra

Piacenza - Jolly

Reggio Emilia - Rosebud

Rimini - Fulgor

Santarcangelo di Romagna (RN) - Supercinema

Vergato (BO) - Nuovo

FRIULI-VENEZIA GIULIA

Gorizia - Kinemax

Pordenone - Cinemazero

Udine - Visionario

Trieste - Ariston


LAZIO

Civitavecchia (RM) - Buonarroti

Roma - Nuovo Sacher

Trevignano Romano (RM) - Palma

LIGURIA

Chiavari (GE) - Mignon

Genova - Ariston

La Spezia - Nuovo

La Spezia - Odeon

Savona - Filmstudio

LOMBARDIA

Bergamo - Auditorium

Brescia - Nuovo Eden

Cremona - Filo

Dosolo (MN) - Circolo Gulliver

Mantova - Mignon

Milano - Anteo palazzo del cinema

Milano - Beltrade

Milano - Cinemino

Milano - Mexico

Milano - Oberdan

Milano - Palestrina

Pavia - Politeama

Sesto San Giovanni (MI) - Rondinella

Settimo Milanese (MI) - Auditorium

Varese - Filmstudio 90

MARCHE

Ancona - Azzurro

Ancona - Italia

Cupra Marittima (AP) - Margherita

Fano- Masetti

Fermo - Sala degli artisti

Macerata - Italia

Senigallia - Gabbiano

PIEMONTE

Candelo (BI) - Verdi

Novara - Araldo

Racconigi (CN) - SOMS

Saluzzo - Teatro Magda Olivero

San Mauro Torinese - Teatro Gobetti

Torino - Massimo

PUGLIA

Bari - Splendor

Lecce - DB D'Essai

Terlizzi (BA) - Garzia

SARDEGNA

Cagliari - Greenwich

SICILIA

Catania - King

Messina - Iris

Messina - LUX

Modica - Aurora

Palermo - Rouge et Noir

TOSCANA

Arezzo - Eden

Carrara - Garibaldi

Firenze - La Compagnia

Firenze - Odeon

Firenze - Stensen

Lucca - Astra

Montaione - Scipione Ammirato

Pisa - Arsenale

Pistoia - Roma

Pietrasanta - Comunale

Poggibonsi (SI) - Garibaldi

Prato - Pecci

Sesto Fiorentino (FI) - Grotta

Seravezza - Ex Scuderie Granducali

TRENTINO ALTO ADIGE

Bolzano - Capitol

Trento - Nuovo Astra

UMBRIA

Perugia - Postmodernissimo

Spoleto (PG) - Pegasus

Terni - Politeama

VENETO

Bassano del Grappa (VI) - Metropolis

Belluno - Italia

Marano Vicentino (VI) - Campana

Mestre (VE) - IMG Candiani

Mestre (VE) - Dante

Padova - Multi Astra

Padova - LUX

Padova - MPX

Schio (VI) - Pasubio

Treviso - Edera

Venezia - Rossini

Venezia - Giorgione

Verona - Diamante

Verona - Fiume

Vicenza - Odeon

Vittorio Veneto - Verdi

PASOLINI 100

PASOLINI 100

Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, avvenuta il 5 marzo 1922 a Bologna, celebriamo il poeta-regista distribuendo nelle sale 13 suoi film in versioni restaurate. Cineteca di Bologna e CSC – Cineteca Nazionale si uniscono in una grande iniziativa che porterà in tutta Italia la quasi totalità della filmografia pasoliniana, dall’esordio nel 1961 con Accattone all’ultimo controverso Salò o le 120 giornate di Sodoma, uscito postumo nel 1975.



ACCATTONE
(Italia/1961) di Pier Paolo Pasolini (117')
“In Accattone ho voluto rappresentare la degradazione e l'umile condizione umana di un personaggio che vive nel fango e nella polvere delle borgate di Roma. Io sentivo, sapevo, che dentro questa degradazione c'era qualcosa di sacro, e allora questo aggettivo, 'sacro', l'ho aggiunto con la musica [...] Bach mi è servito a far capire ai vasti pubblici queste mie intenzioni” (Pier Paolo Pasolini).
Restaurato in 4K nel 2020 da Cineteca di Bologna e The Film Foundation in collaborazione con Compass Film e Istituto Luce-Cinecittà presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata. Restauro sostenuto da Hobson/Lucas Family Foundation. Grading supervisionato da Luca Bigazzi
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MAMMA ROMA

(Italia/1962) di Pier Paolo Pasolini (105')
Mamma Roma, ex prostituta, sogna per il figlio adolescente Ettore un avvenire conformista e piccolo-borghese. Senza accorgersene, lo spinge verso l'infelicità e la morte. Uno dei nodi drammatici più intensi del film è il contrasto, anche fisico, fra la vitalità irruenta e sanguigna di una grande Anna Magnani e l'apatia opaca del non attore Ettore Garofolo. Dietro la tragedia di madre e figlio, il film descrive i primi segni della trasformazione di un paese che sta corrompendo i suoi caratteri originari. (Roberto Chiesi)
Restaurato in 4K da CSC – Cineteca Nazionale a partire dai negativi originali 35mm e dalla colonna ottica messi a disposizione da RTI-Mediaset in collaborazione con Infinity+ e Cine34
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LA RICOTTA
(Italia-Francia/1963) di Pier Paolo Pasolini (35')
Bellissimo, paradossale episodio di RoGoPaG, racconta il calvario realmente vissuto sul set di un film sulla Passione di Cristo (diretto da Orson Welles) dalla povera comparsa Stracci, ultimo degli ultimi, in un film nel film dove si aprono parentesi di feroce polemica contro la borghesia italiana e momenti di sospensione onirica. Il film scatenò uno scandalo, subì un grottesco processo, fu condannato per vilipendio alla religione e Pasolini dovette modificare alcune sequenze.
Restaurato da Cineteca di Bologna, in collaborazione con Compass Film, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata
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COMIZI D’AMORE

(Italia/1964) di Pier Paolo Pasolini (92')
Pasolini percorre l'Italia dal sud al nord, interrogando ogni classe e tipologia d'italiano su un argomento tabù quale la sfera sessuale. Ne esce l'immagine di un paese intriso di pregiudizi e repressioni, ora gretta e oscurantista, ora ansiosa di un'emancipazione ancora lontana. Partecipano all'inchiesta Moravia, Musatti, Ungaretti, Oriana Fallaci, Adele Cambria e molti altri. (rch)
Restaurato in 4K nel 2020 da Cineteca di Bologna in collaborazione con Compass Film e Istituto Luce Cinecittà presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il contributo del Ministero della cultura e il sostegno di “A Season of Classic Films”, iniziativa promossa da ACE – Association des Cinémathèques Européennes all'interno del programma Creative MEDIA della Commissione Europea. Grading supervisionato da Luca Bigazzi
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IL VANGELO SECONDO MATTEO
(Italia/1964) di Pier Paolo Pasolini (137')
“La mia lettura del Vangelo non poteva che essere la lettura di un marxista, ma contemporaneamente serpeggiava in me il fascino dell'irrazionale, del divino, che domina tutto il Vangelo. Io come marxista non posso spiegarlo e non può spiegarlo nemmeno il marxismo. Fino a un certo limite della coscienza, anzi in tutta coscienza, è un'opera marxista: non potevo girare delle scene senza che ci fosse un momento di sincerità, intesa come attualità. Infatti, i soldati di Erode [...] li ho vestiti un po' da fascisti, e li ho immaginati come i fascisti che uccidevano i bambini slavi buttandoli in aria”. (Pier Paolo Pasolini).
Restaurato da Mediaset Cinema Forever, Medusa Film, Scuola Nazionale di Cinema – Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale in collaborazione con Compass Film
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UCCELLACCI E UCCELLINI
(Italia/1966) di Pier Paolo Pasolini (86')
Il viaggio picaresco di un padre e un figlio (la splendida, inattesa coppia Totò-Ninetto Davoli), accompagnati da un corvo parlante, lungo le strade dell'Italia del boom economico e della Nuova Preistoria. Incontrano artisti girovaghi bidonisti, ingegneri padronali, miseri contadini, fiorenti prostitute e dantisti dentisti. Pasolini racconta la crisi dell'ideologia marxista in chiave fiabesca. (rch)
Restaurato in 4K nel 2020 da Cineteca di Bologna in collaborazione con Compass Film e Istituto Luce-Cinecittà presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il sostegno del Ministero della cultura. Grading supervisionato da Luca Bigazzi
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EDIPO RE
(Italia/1967) di Pier Paolo Pasolini (104’)
È una tragedia di Sofocle reinventata alla luce di Freud, il primo film dove Pasolini si misura con il Mito classico, per evocare, in modo visionario e onirico, la propria autobiografia. Con l’apporto del geniale Danilo Donati, il poeta-regista cala la storia di Edipo in una dimensione barbarica e allucinata. Il cast quanto mai eterogeneo – Franco Citti, Silvana Mangano, Carmelo Bene, Julian Beck, Alida Valli – appare in sorprendente armonia con la rêverie pasoliniana. (rch)
Restaurato in 4K nel 2021 da Cineteca di Bologna in collaborazione con Compass Film e Istituto Luce-Cinecittà presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il sostegno del Ministero della cultura. Grading supervisionato da Luca Bigazzi
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APPUNTI PER UN'ORESTIADE AFRICANA
(Italia/1970) di Pier Paolo Pasolini (73')
Dalla Tanzania all’Uganda, Pasolini percorre l'Africa cercando i corpi e i luoghi per un film in forma di ‘film da farsi’, liberamente ispirato alla trilogia dell’Orestiade di Eschilo. L’Africa, che negli anni Sessanta stava dolorosamente uscendo da secoli di colonialismo, è vista da Pasolini come lo spazio di un processo di metamorfosi dal mondo arcaico alla modernità, dove l’irrazionalità primigenia deve coesistere con il “nuovo mondo della ragione”.
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PORCILE
(Italia-Francia/1969) di Pier Paolo Pasolini (98’)
Due storie ambientate in epoche diverse – un passato indefinito e il 1967 – e in spazi emblematici – una zona vulcanica e una villa neoclassica in Germania – tracciano un crudele apologo. Nella prima un giovane cannibale fa proseliti e sfida legge e morale; nella seconda, un potente industriale tedesco accetta la fusione con un concorrente, ex nazista. Ma il suo rampollo cela uno scandaloso segreto.
Restaurato da Cineteca di Bologna, in collaborazione con Compass Film, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata
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IL DECAMERON

(Italia-Francia-Germania/1971) di Pier Paolo Pasolini (114')
Il primo film della Trilogia della vita, liberamente ispirato a nove racconti di Boccaccio, è significativamente ambientato a Napoli. "Non ho scelto personaggi del Decameron per caso ma per offrire esempi di realtà. Un personaggio del Decameron è esattamente il contrario di un personaggio che si vede nei programmi televisivi o nei cosiddetti film consolatori. Questo per restare solo sul piano dell'idea figurativa. Dal Decameron in poi è questo che conta maggiormente, questa fisicità del personaggio, che si impone". (Pier Paolo Pasolini)
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I RACCONTI DI CANTERBURY

(Italia-Francia/1972) di Pier Paolo Pasolini (111')
L'Inghilterra trecentesca ricreata da Pasolini ispirandosi a otto racconti di Geoffrey Chaucer, interpretato dallo stesso regista. “I rapporti sessuali mi sono fonte di ispirazione anche proprio di per se stessi, perché in essi vedo un fascino impareggiabile [...]. I critici, rimuovendo dai miei film il sesso, hanno rimosso il loro contenuto, e li hanno trovati dunque vuoti, non comprendendo che l'ideologia c'era, eccome, ed era proprio lì, nel cazzo enorme sullo schermo, sopra le loro teste che non volevano capire” (Pier Paolo Pasolini).
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IL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE

(Italia-Francia/1974) di Pier Paolo Pasolini (129')
L'ultimo film della Trilogia della vita è anche quello dove forse si esprime più poeticamente il senso dell'utopia pasoliniana, evocando una dimensione popolare e fantastica dove il sesso è vissuto con libera spregiudicatezza in un passato magico, violento e intatto. Le scenografie di Dante Ferretti, i costumi di Danilo Donati, la fotografia di Giuseppe Ruzzolini, contribuiscono allo splendore figurativo di un film ispirato alle fiabe arabe e girato in Etiopia, Yemen, Iran e Nepal. Segue la proiezione del prologo originario, del bellissimo epilogo e di una scena inedita tagliati dalla versione definitiva del film. (Roberto Chiesi)
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SALÒ O LE 120 GIORNATE DI SODOMA

(Italia/1975) di Pier Paolo Pasolini (116')
Geniale ‘tradimento' di Sade e audace dissimulazione storica (la Repubblica Sociale è solo un ‘cartone' metaforico), l'ultimo film di Pasolini aggredisce lo spettatore precipitandolo in un incubo senza pietà e senza vie di salvezza, dove i rituali di perversioni e violenze rimandano surrettiziamente al presente. Mostra aberrazioni perpetrate secondo un regolamento da collegio infernale, dove ogni etica è pervertita nel suo contrario e la ‘soluzione finale' pedagogica consiste nella creazione di una nuova umanità, indifferente e assuefatta all'orrore.
Restaurato da Cineteca di Bologna e CSC – Cineteca Nazionale, in collaborazione con Alberto Grimaldi, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata. Grading supervisionato da Carlo Tafani, operatore alla macchina del film
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