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02 Giugno 2015

Per un pugno di dollari

Per un pugno di dollari

(Italia/RFT/Spagna 1964)

Soggetto: Sergio Leone. Sceneggiatura: Sergio Leone, Duccio Tessari. Fotografia: Federico Larraya, Massimo Dallamano. Montaggio: Roberto Cinquini. Scenografia e costumi: Carlo Simi. Musica: Ennio Morricone. Interpreti e personaggi: Clint Eastwood (Joe, lo straniero), Gian Maria Volonté (Ramon Rojo), Marianne Koch (Marisol), Margarita Lozano (Consuelo Baxter), Bruno Carotenuto (Antonio Baxter), Antonio Prieto (Benito Rojo), Wolfgang Lukschy (John Baxter), José “Pepe”Calvo (Silvanito), Mario Brega (Chico). Produzione: Arrigo Colombo, Giorgio Papi per Jolly/Constantin/Ocean. Durata: 100'

Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation, Hollywood Foreign Press Association e realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata.

Per conoscere il film

In un certo senso, Sergio Leone sentiva che Hollywood non sapeva più creare la magia che lo aveva incantato da giovane. I western erano diventati troppo convenzionali e verbosi […]. Leone intuiva che le vecchie favole stavano svanendo e sentiva che “non sarebbe stato possibile rimpiazzarle”. Si poteva far rivivere l’incanto concentrandosi su dettagli convincenti, facendo uno sforzo per mantenere la favola il più possibile realistica, sottolineando l’imprevedibilità, accentuando “lo spettacolo” e creando un eroe in sintonia con i tempi. Ed era affascinato dal meccanismo che permette al cinema di proporsi come moderna forma di mito. Da Per un pugno di dollari in poi, Leone vuole farci credere alle sue favole e fa di tutto perché ciò avvenga, ma nel contempo non vuole che ci crediamo. Per prendere le distanze usa l’ironia, l’umorismo e la voce di un personaggio che dice “Mi sembra di giocare agli indiani”. Insomma, vuole avere tutto. […] Sergio Leone faceva film western ambientati in un’altra epoca e in un altro paese, in un passato insieme storicamente accurato e simile a un sogno. Invece di raccontarci le sue storie alla maniera hollywoodiana (come aveva imparato a fare), le abbelliva, trasformava la grammatica del film in una sorta di retorica e generalmente aveva nei confronti del western l’atteggiamento di un manierista alle prese con un soggetto biblico. Una delle caratteristiche salienti del western era il paesaggio, e Leone usò i paesaggi in maniera spiazzante, ora riempiendoli di faccioni ora distanziandosi per lasciarli sorprendentemente vuoti. Piuttosto che invocare i valori morali tradizionali del western, trasformò il genere in un muscoloso carnevale mediterraneo popolato da canaglie e da imbroglioni.
(Christopher Frayling)

Truffaut sul film

L'origine del film

“Avventura, ritualità e ironia”: da La sfida del samurai di Kurosawa a Per un pugno di dollari di Leone Verso la fine del 1963, l’allora direttore della fotografia Enzo Barboni (più tardi diventato regista con il nome di E. B. Clucher ndr) stava ...
Truffaut sul film

La produzione e le riprese

La ricerca di un produtttore Alla fine del gennaio 1964, completato il suo 'adattamento', Leone si mise in cerca di un produttore. Tonino Delli Colli propose Arrigo Colombo, cugino di sua moglie, e prese anche in considerazione l’idea di investire ...
Truffaut sul film

Il trionfo in sala e il processo per plagio

Nonostante le pessime previsioni di alcuni esercenti e distributori, come per esempio Amati che pronosticò: «Due giorni al Galliera», ultimo cinema di Roma che in seguito non riceverà più da Leone un film per il suo circuito. Il film fa una fugace ...
Truffaut sul film

La 'scoperta' di Eastwood

"Volevo Henry Fonda" Volevo Henry Fonda. Nessuno gli ha fatto leggere il copione. Ci hanno detto che non l'avrebbe fatto. Poi, quando abbiamo battuto i record d'incasso in tutto il mondo, Fonda si arrabbiò. Cambiò agente. I produttori della Jolly volevano...
Truffaut sul film

Musica, scenografia, fotografia

Ennio Morricone Inizialmente avevo rifiutato di fare la musica perché Leone voleva utilizzare il deguello di Tiomkin. Allora mi disse di comporre qualcosa che gli somigliasse. Era quel tipo di richiesta, di imposizione che non ho mai tollerato: perciò ...
Truffaut sul film

Sergio Leone

Nasce a Roma il 3 gennaio 1929 da Vincenzo Leone, regista del muto noto con lo pseudonimo di Roberto Roberti, e da Bice Valerian, attrice di vaglia del medesimo periodo. Esordisce nel cinema lavorando come assistente volontario e comparsa, fra l'altro, in ...
Truffaut sul film

Clint Eastwood

Clinton Eastwood, Jr. (San Francisco, 31 maggio 1930) è un attore, regista, compositore e produttore cinematografico statunitense, vincitore due volte del Premio Oscar per la miglior regia. Appena ottenuto il diploma nel 1948, Eastwood decise di rendersi ...

La censura

Inizialmente il film fu vietato ai minori di anni 18, come indica il testo ministeriale del 1 settembre 1964: “La Sezione A di revisione cinematografica, visionato il film e sentito, come da richiesta, il rappresentante ella ditta, esprime, ad unanimità,...

Antologia della critica

Antologia della critica Ma chi è Sergio Leone? Quando era ragazzino di quindici o sedici anni, è stato il mio 'ciacchista'. Ciacchista è il primo necessario passo, che si deve compiere, per diventare secondo assistente, poi primo assistente, poi ...