Ingmar Bergman

Ernst Ingmar Bergman nasce a Uppsala (Svezia) il 14 luglio 1918, secondogenito di Karin Åkerblom e del pastore Erik Bergman dopo Dag (classe 1914). Nel 1922 nasce sua sorella Margareta. Superato l'esame d'ammissione all'università nel 1937, pensa di iscriversi alla Facoltà di Storia della letteratura, abbandona la famiglia e si stabilisce a Stoccolma. L'anno successivo fa le sue prime prove dilettantesche di regia teatrale presso il Mäster Olofsgården, mettendo in scena Outward Bound di Sutton Vane e altre pièce. Nel 1939 continua il suo apprendistato come regista dirigendo Lucky Per's Resa di Strindberg e nel 1940 Macbeth di Shakespeare al Mäster-Olofsgården e Il pellicano di Strindberg per il Teatro studentesco, l'anno successivo Il padre di Strindberg e nel 1942 Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare.
Nel settembre del 1942 la Svensk Filmindustri gli propone di lavorare come sceneggiatore e nel gennaio 1943 Bergman inizia questa nuova attività. Il 25 marzo sposa la ballerina e coreografa Else Fisher e il 21 dicembre nasce la sua prima figlia, Lena.
Nel 1944 mette in scena una serie di pièce di Hjalmar Bergman (fra cui Herr Sleeman kommer), che riscuote un buon successo e per la prima volta una sua sceneggiatura viene adattata al cinema, Spasimo (1944) di Alf Sjöberg, che otterrà la Palma d'oro al festival di Cannes nel 1946. Nell'aprile del 1944 è nominato direttore del Teatro municipale di Helsingborg dove mette in scena vari testi fra cui ancora Macbeth di Shakespeare. Mentre continua a lavorare intensamente per il Teatro di Helsingborg, alla fine del 1945 inizia una collaborazione anche con il Teatro municipale di Göteborg. Lo stesso anno divorzia da Else Fisher e il 22 luglio sposa Ellen Lundström. Il 5 settembre nasce la sua seconda figlia, Eva.
Nel febbraio 1946 esordisce nella regia cinematografica con Crisi, che è un insuccesso di pubblico ma questo non gli impedisce di realizzarne un secondo dopo pochi mesi, Piove sul nostro amore. Mette in scena spettacoli anche per il Teatro municipale di Malmö, viene nominato direttore del Teatro di Göteborg (lo rimarrà fino al 1950), dove dirige Caligola di Camus, la sua stessa pièce Dagen slutar tidigt (1947) e un’altra edizione del Macbeth (1948), mentre collabora anche con la radio. Dall'unione con la Lundström nasce il 7 settembre 1946 un secondo figlio, Jan, cui seguiranno il 5 maggio del 1948 i gemelli Anna e Mats. Ma nel 1950 divorzia anche dalla seconda moglie e lo stesso anno riprende l'attività di regista teatrale a Stoccolma, dirigendo L'Opera da tre soldi di Brecht e Medea di Anouilh. Nel giugno del 1951 si sposa con Gun Hagberg dopo che era nato un altro figlio, Ingmar. È ormai un affermato regista teatrale (ora lavora per il Dramaten). Nel 1952 viene nominato direttore del Teatro municipale di Malmö, dove mette in scena, fra gli altri, La sonata di spettri di Strindberg (1954) e La vedova allegra di Lehar (1954).
Durante la preparazione del film Monica e il desiderio, conosce la giovane attrice esordiente Harriet Andersson con cui ha un'intensa relazione sentimentale dopo il divorzio da Gun Hagberg. Nel 1955 mette in scena Don Giovanni di Molière e la sua pièce Pittura su legno, che ispirerà il film Il settimo sigillo, nel 1956 dirige Enrico XIV di Strindberg e molte altre pièces. Nel maggio del 1956 il suo sedicesimo film, Sorrisi di una notte d'estate, è in concorso al Festival di Cannes dove vince il Premio Speciale della giuria. È il momento dell'affermazione internazionale: il film ha successo in tutto il mondo ed è il primo ad essere distribuito in Italia.
Nel maggio del 1957 presenta a Cannes Il settimo sigillo, che vince il Premio speciale della Giuria ed è un altro grande successo di critica e pubblico, rinnovato dal successivo Il posto delle fragole, Orso d'oro al festival di Berlino del 1958. Si lega sentimentalmente all'attrice Bibi Andersson per un paio d'anni. Mentre continua a dirigere importanti spettacoli a teatro (Peer Gynt di Ibsen e Il misantropo di Molière nel 1957, Faust di Goethe nel 1958) e a collaborare con la radio, inizia anche un'attività televisiva che rimane sconosciuta al di fuori della Svezia. Nel 1958 la Cinémathèque française gli dedica una prestigiosa retrospettiva e la sua opera viene incensata, fra gli altri, dai futuri registi della Nouvelle Vague. Nel 1959 il Dramaten lo assume stabilmente come regista e prosegue il grande successo del Faust, che viene allestito anche a Londra. A settembre sposa la pianista Käbi Laretei e ha una figlia 'segreta', Maria, da Ingrid von Rosen, che sposerà solo dodici anni più tardi.
Nominato Consigliere artistico per la Svensk Filmindustri, nel 1961 ottiene l'Oscar per il miglior film straniero con La fontana della vergine (1959). Al Teatro dell'Opera di Stoccolma riscuote grande successo la sua messinscena di Carriera di un libertino di Stravinskij. Nel 1962 vince il secondo Oscar con Come in uno specchio e diviene padre di un settimo figlio, Daniel Sebastian. Nel gennaio 1963 è nominato direttore del Dramaten di Stoccolma e dirige, fra gli altri, gli spettacoli Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee, La leggenda di Hjalmar Bergman e, nel 1964, Hedda Gabler di Ibsen. Nel 1965 un'infezione virale lo costringe a rallentare la sua frenetica attività; sceglie come residenza preferita la sua casa sull'isola di Fårö, isola di cui si è innamorato dal 1959. Conosce Liv Ullmann e inizia con lei una relazione sentimentale. Nel marzo del 1966 muore sua madre Karin e dall'unione con la Ullmann nasce una figlia, Linn. Nel 1967 mette in scena Sei personaggi in cerca d'autore di Pirandello e fonda la società di produzione Persona AG e l'anno successivo la società Cinematograph AB, con cui coprodurrà quasi tutti i suoi film cinematografici e televisivi fino al 1984 e alcuni film di altri registi, fra cui Paradistorg (1977) e Sally and Freedom (1981) di Gunnel Lindblom, Min älskade (1979) di Kjell Grede e Gotska Sandön (1987) di Arne Carlsson. Nel 1969 dirige il Woyzeck di Büchner. Nell'aprile del 1970 muore il padre. Dirige Il sogno di Strindberg, che trionfa, e Hedda Gabler di Ibsen per il Teatro nazionale di Londra.
Si separa da Liv Ullmann (con la quale continua un'intensa attività artistica) e nel novembre del 1971 sposa la pianista Ingrid Karlebö von Rosen. Nel 1972 mette in scena L'anitra selvatica di Ibsen e l'anno dopo nuovamente Sonata di spettri di Strindberg e Il misantropo di Molière. Il film Scene da un matrimonio, trasmesso in sei episodi dalla televisione svedese nel 1974, ha un enorme successo di pubblico. Lo stesso anno, Sussurri e grida (1972) vince l'Oscar per il miglior film straniero. Nel 1975 dirige La dodicesima notte di Shakespeare e riceve la laurea honoris causa dall'Università di Stoccolma. Il 26 gennaio del 1976, mentre è impegnato al Dramaten nelle prove di Danza di morte di Strindberg, viene arrestato con l'accusa di evasione fiscale. In seguito, è ricoverato per tre settimane nel reparto psichiatrico dell'ospedale Karoliska di Stoccolma. A settembre decide di trasferirsi a Monaco dove firma un contratto con il Residenztheater e viene insignito del Premio Goethe.
A Monaco dirige L'uovo del serpente e mette in scena Il sogno di Strindberg (1977), Tre sorelle di Cechov (1978), Tartufo di Molière (1979) e Hedda Gabler di Ibsen (1979), Yvonne, prinzess von Bourgogne di Gombrowicz (1980). Tra settembre e ottobre del 1977 realizza a Oslo Sinfonia d'autunno, suo secondo film girato al di fuori della Svezia. Nel 1979 viene definitivamente prosciolto dall'accusa di evasione fiscale ma ritornerà in Svezia soltanto nel 1982, l'anno in cui presenta Fanny & Alexander, che lo ha impegnato sul set per sei mesi, dal settembre 1981 al marzo 1982. Il film, che Bergman presenta come il proprio commiato dal cinema, è un grande successo in tutto il mondo, tranne che in Francia, e ottiene quattro premi Oscar (miglior film straniero, miglior fotografia, scenografia e costumi). Nel 1983 mette in scena nuovamente il Don Giovanni di Molière, nel 1984 il Re Lear di Shakespeare, che ha un esito trionfale, e nel 1985 John Gabriel Borkman di Ibsen. Lo stesso anno muore suo fratello Dag. Viene insignito della Legion d'onore a Parigi da François Mitterrand.
Continua un'intensa attività teatrale, mettendo in scena La signorina Giulia di Ibsen (1985), Il sogno di Strindberg, Amleto di Shakespeare (1986), Lungo viaggio verso la notte di O'Neill (1988), La marchesa de Sade di Mishima (1989), Casa di bambola (1989). Nel 1987 pubblica l'autobiografia, Lanterna magica e nel 1991 Immagini, dove ripercorre e analizza la propria opera cinematografica. Intanto, ha iniziato a pubblicare alcuni romanzi autobiografici, Con le migliori intenzioni (1989), Nati di domenica (1992), Confessioni private (1994), la pièce L'ultimo grido (1993) e la sceneggiatura Vanità e affanni raccolte in Il quinto atto (1994).
Nel 1991 mette in scena Peer Gynt, nel 1993 Stanza e tempo di Botho Strauss, nel 1994 Le variazioni Goldberg di Tabori e Racconto d'inverno di Shakespeare. Nel maggio 1995 muore la moglie Ingrid e nel 2000 il figlio Jan, a soli cinquantaquattro anni. Nel 2003 dirige l'ultimo film per la televisione, Sarabanda, dove riprende i personaggi (e gli interpreti) di Scene da un matrimonio trent'anni dopo. La critica lo accoglie con entusiasmo. Nel 2004 si ritira anche dalle scene teatrali. Le sue ultime regie erano state Le baccanti di Euripide (1996), Bildmakarna di Enquist (1998), La sonata di spettri (2000), Maria Stuarda di Schiller (2000) e Spettri di Ibsen (2002).
Muore il 30 luglio del 2007 nella sua casa dell'isola di Fårö.