Jack Nicholson

Jack Nicholson

Attore e cineasta americano (Neptune, N. J., 1937). Ha iniziato a fare l'attore ai tempi della scuola come interprete di commedie. A Los Angeles ha recitato ogni sorta di ruolo. Dopo alcune apparizioni in Tv, Roger Corman gli affida il ruolo principale di Cry, Baby Killer (Judd Addis, 1958). Nei panni di un delinquente, Jack Nicholson mostra già una luce inquietante nello sguardo. Dopo numerosi ruoli di insipidi giovani prim'attori per Corman e vari contatti con i protetti del produttore (Dennis Hopper, Monte Hellman, Francis Ford Coppola), Nicholson manifesta certe sue ambizioni scrivendo alcune sceneggiature. Nel 1966 si assume il rischio di fare il protagonista in due western stravaganti e indubbiamente originali realizzati da Monte Hellman, un giovane ricco di talento: Le colline blu e La sparatoria.



Nel 1968 scrive, produce e interpreta Head, realizzato da Bob Rafelson, e nel 1969 prende parte a Easy Rider - Libertà e paura nel quale ha un breve ruolo. La sua caratterizzazione si rivela interessante e in seguito Nicholson interpreterà solo ruoli da protagonista.
È un attore introspettivo sul genere di James Dean, Montgomery Clift o Marlon Brando, ma come quest'ultimo (che è suo partner in Missouri [Missouri Breaks], Arthur Penn, 1967), a volte Nicholson ama lasciarsi andare a eccessi folgoranti. L'istrionismo che esterna a volte è invece perfettamente dominato in Qualcuno volò sul nido del cuculo (M. Forman, 1975), film che gli fa conquistare un Oscar, ed in Shining (S. Kubrick, 1979), dove la sapiente progressione della sua caratterizzazione non è stata realmente percepita. Nicholson vi rende perfettamente plausibili i differenti livelli del suo personaggio: schizofrenico, possesso dal demonio oppure orco, riesce sempre a preservare il suo mistero.



La sua personalità così definita si accorda a meraviglia con quella di Bob Rafelson che gli ha offerto su un vassoio d'argento i tre ruoli più prestigiosi. In Cinque pezzi facili (1970) è un musicista diventato operaio per voltare le spalle ad una famiglia sclerotizzata. In Il re dei giardini di Marvin (The King of Marvin Gardens, 1972) è un presentatore della radio sconvolto dalla morte del padre. In Il postino suona sempre due volte (1981) è un vagabondo criminale per amore. I tre ruoli hanno in comune il peregrinaggio e il rifiuto apparente delle norme. E su questo registro Antonioni lo impegna in uno dei suoi ruoli più interessanti: quello di David Locke in Professione: reporter (1975). È l'esatto simbolo della lacerazione esistenziale dell'America del dopo Sessantotto, presa in trappola tra il rifiuto e la nostalgia: la sua creazione del marine-compagno-macho di gran cuore in L'ultima corvée (H. Ashby, 1973) è una prova in tal senso. In più, Nicholson impone sullo schermo un eroe lento, esitante, spesso scavalcato dagli avvenimenti: nel suo confronto con il genere "noir", il detective molto passivo di Chinatown (R. Polanski, 1974) esprime questo tratta in modo evidente.




Nicholson è anche un attore di tecnica. Una scena, pochi minuti di presenza sullo schermo gli sono sufficienti per imporsi. (da Christian Viviani, Jack Nicholson, in Dizionario del cinema americano, a cura di Michel Ciment e Jean-Loup Passek, Gremese, Roma 1993).
Dagli anni Settanta ad oggi, Nicholson rimane uno dei protagonisti del cinema statunitense e fra le sue interpretazioni ricordiamo: Verso il sud (Goin' South, 1978), di cui è anche regista, Reds (1981) di Warren Beatty, Frontiera (The Border, 1982) di Tony Richardson, Voglia di tenerezza (Terms of Endearment, 1983) di James L. Brooks, L'onore dei Prizzi (Prizzi's Honor, 1985) di John Huston, Batman (1989) di Tim Burton, Il grande inganno (The Two Jakes, 1990), anche diretto (il seguito di Chinatown), La gatta e la volpe (Man Trouble, 1992) di Bob Rafelson, Codice d'onore (A Few Good Men, 1992) di Rob Reiner, Hoffa - Santo o mafioso? (Hoffa, 1993) di Danny DeVito, Wolf - La belva è fuori (Wolf, 1994) di Mike Nichols, Tre giorni per la verità (The Crossing Guard, 1995), di Sean Penn, Blood & Wine (1996) di Bob Rafelson, Mars Attacks! (1996) di Tim Burton, La promessa (The Pledge, 2001) di Sean Penn, A proposito di Schmidt (About Schmidt, 2002) di Alexander Payne, The Departed - Il bene e il male (The Departed, 2006) di Martin Scorsese, Non è mai troppo tardi (The Bucket List, 2007) di Rob Reiner e Come lo sai (How do you know, 2010) di James L. Brooks.