David Hemmings

David Hemmings

Nato a Guildford (Regno Unito) il 18 novembre 1941, ha debuttato come 'boy soprano' (voce bianca) e fu interprete di alcune opere liriche del musicista inglese Benjamin Britten, fra cui The Turn of The Screw, tratta dal romanzo omonimo di Henry James. Nel 1966, dopo avere interpretato molti piccoli ruoli e telefilm, giunse al successo con Blow-up di Michelangelo Antonioni, cui seguirono thriller come Cerimonia per un delitto (Eye of the Devil, 1967) di J. Lee Thompson, commedie come ...Solo quando rido (Only When I Larf, 1968) di Basil Dearden e film storici quali Camelot (1967) di Joshua Logan (1967) e I seicento di Balaklava (The Charge of the Light Brigade, 1968), di Tony Richardson. Nel 1969 venne scelto dal regista Roger Vadim per Barbarella e nel 1974 da Richard Lester per Juggernaut. Nel 1975 Dario Argento lo volle per interpretare il pianista Marc Daly in Profondo rosso, che riscosse grande successo, tanto che Hemmings recitò ancora in Italia in film commerciali (La via della droga di Castellari nel 1977 e Squadra antitruffa di Bruno Corbucci nello stesso anno).
Pochi sono i film degni di nota nella sua filmografia successiva: Il principe e il povero (The Prince and the Pauper, 1977) di Richard Fleischer, ...unico indizio, un anello di fumo (The Disappearance, 1977) di Stuart Cooper, Rosso nel buio (Les Liens de sang, 1978) di Claude Chabrol, Il gioco del potere (Power Play, 1978) di Martyn Burke, Assassinio su commissione (Murder by Decree, 1979) di Bob Clark. Dagli anni Ottanta recita soprattutto come caratterista: Il gladiatore (2000) di Ridley Scott, L'ultimo bicchiere (Last Orders, 2001) di Fred Schepisi e Gangs of New York (2002) di Martin Scorsese. Cimentatosi nella regia fin dal 1973 con il film I 14 della Bond Street, nel 1979 diresse Gigolò con David Bowie e in seguito altri cinque film e telefilm.
Hemmings morì in Romania il 3 dicembre 2003, all'età di 62 anni, sul set del film Blessed - Il seme del male di Simon Fellows.