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Cinema Greenwich Cagliari - SARDEGNA 18 Maggio 2015 |
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Ninotchka
(USA/1939) di Ernst Lubitsch
Soggetto: da un racconto di Melchior Lengyel. Sceneggiatura: Walter Reisch, Charles Brackett, Billy Wilder. Fotografia: William Daniels. Scenografia: Cedric Gibbons. Costumi: Adrian. Musica: Werner Heymann. Interpreti: Greta Garbo (Nina Yakusciova), Melvyn Douglas (Léon d’Algout), Ina Claire (granduchessa Swana), Felix Bressart (Bulianoff), Sig Ruman (Iranoff), Alexander Granach (Kopalski), Bela Lugosi (Razinin), Richard Carle (Gaston). Produzione: MGM. Durata: 110’
Nel film sceneggiato da Billy Wilder e Charles Brackett (delle commedie lubitschiane, la più aderente al canone sentimentale hollywoodiano), Lubitsch allestisce il suo mondo di grandi alberghi, porte girevoli, nobiltà squattrinata e aristocrazia morale della servitù: siamo a Parigi, la città ha stregato i tre agenti sovietici mandati da Mosca, poi il suo dolce delirio d'amore e champagne scioglierà anche l'inflessibile commissario Nina Yakusciova. Garbo ride, ed è una risata di resa a una vita nuova, una risata d'addio all'edificazione socialista, formidabile per potere pubblicitario, perfetta per messinscena comica.: ma carica di presagi (lei non riuscì a produrne il suono, fornito al montaggio dalla voce di un'altra), quella risata fu il principio della fine anche per la carriera della diva. Resta il fatto che questo s’è rivelato nel tempo il suo film più resistente e popolare, e di Greta Garbo rimane oggi più Ninotchka di quanto rimangano Anna Karenina, Margherita Gauthier o la regina Cristina. E resterà per sempre, nell’olimpo delle battute memorabili, quel suo languido, alcolico chiedere tempo al fuoco dell’ideologia: “Compagni! La rivoluzione è in marcia, le bombe cadranno, la civiltà crollerà a pezzi. Ma per favore, non adesso...”.
Copia di Warner Bros. per concessione di Hollywood Classics