Gli spostati

Gli spostati

(The Misfits, USA/1961) di John Huston

Soggetto: dal racconto The Mustangs (1956) di Arthur Miller. Sceneggiatura: Arthur Miller. Fotografia: Russell Metty. Montaggio: George Tomasini. Scenografia: Stephen Grimes, William Newberry. Musica: Alex North. Interpreti: Clark Gable (Gay Langland), Marilyn Monroe (Roslyn Taber), Montgomery Clift (Perce Howland), Thelma Ritter (Isabelle Steers), Eli Wallach (Guido), James Barton (l’anziano nel bar), Estelle Winwood (Mrs. Murphy), Kevin McCarthy (Raymond Taber), Dennis Shaw (il ragazzo nel bar), Philip Mitchell (Charles Steers). Produzione: Frank E. Taylor per Seven Arts Productions. Durata: 125’

Restaurato da Academy Film Archive e The Film Foundation, grazie al sostegno di Hobson/Lucas Family Foundation

  

Si ucciderebbero cosi anche i cavalli, se non fosse per gli occhi malinconici d’una bionda. Troppo simbolico, troppe nuvole in viaggio nei cieli del Nevada, troppe anime scorticate, troppo retorico, troppo listato a lutto (ultimo film per Monroe e Gable). Però cosi bello e commovente, se si ha un certo gusto per il mood lugubre. È l’epoca in cui Marilyn cerca in Paula Strasberg, moglie di Lee e insegnante allo Studio, un controverso sostegno al proprio declino psichiatrico; Montgomery Clift, pur in un ruolo un poco compresso, è magnifico nella sua innocenza invecchiata (tra qualche problema d’Edipo). Arthur Miller scrive per una moglie che sta lasciando, Russell Metty firma una fotografia mozzafiato.